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Ricerche correlate: la guida per i tuoi contenuti SEO

Nel panorama digitale moderno, le strategie di contenuto e SEO si intrecciano sempre più con l’analisi delle intenzioni di ricerca degli utenti. Comprendere cosa le persone cercano e perché è la chiave per creare contenuti che rispondano alle loro necessità.

Le ricerche correlate, uno strumento offerto gratuitamente da Google, permettono di ottenere insight preziosi sulle query degli utenti. Non si tratta solo di parole chiave, ma di comprendere l’intenzione dietro ogni ricerca, svelando bisogni, domande e argomenti che altrimenti potrebbero sfuggire.

Questa guida è pensata non solo per SEO specialist, ma anche per content creator e marketer che vogliono sfruttare al meglio queste informazioni per ottimizzare la propria strategia digitale.

Cosa sono le ricerche correlate?

Immagina di cercare qualcosa su Google e di scoprire, in fondo alla pagina, un elenco di suggerimenti che ampliano la tua ricerca. Quelle sono le ricerche correlate: una mappa che connette la tua query principale a nuovi concetti, argomenti e domande, rivelando opportunità nascoste da esplorare.

Questi suggerimenti sono collegati alla query di ricerca iniziale e riflettono le intenzioni degli utenti, ampliando il contesto semantico della parola chiave principale.

  • Non si limitano a sinonimi: Sono connessioni che ampliano il significato della query, mostrando associazioni e contesti utili da esplorare.
  • Riflettono le intenzioni degli utenti: Indicano cosa cercano realmente gli utenti, aiutandoti a comprendere le loro necessità informative.
  • Offrono spunti per nuovi contenuti: Suggeriscono argomenti correlati da approfondire, aprendo nuove opportunità per la creazione di contenuti pertinenti e coinvolgenti.

Esempio pratico di ricerca correlata

Per un utente che cerca “scarpe da uomo”, le ricerche potrebbero includere:

Ricerche correlate per scarpe da uomo su Google: include opzioni come sportive, casual, eleganti, sneakers e in saldo.

Questo esempio mostra come le ricerche correlate spaziano tra diverse tipologie di scarpe, offrendo una panoramica completa sull’argomento.

Come funzionano le ricerche correlate?

Il meccanismo che genera le ricerche correlate è complesso e si basa su una combinazione di fattori che lavorano in modo sinergico per fornire suggerimenti mirati e pertinenti agli utenti. Questo processo sfrutta l’analisi avanzata delle ricerche effettuate, l’interpretazione semantica delle query, i dati di navigazione raccolti, e la rete di conoscenze del Knowledge Graph per offrire risultati che riflettono le reali intenzioni degli utenti.

Analisi delle query degli utenti

Google analizza enormi volumi di dati relativi alle ricerche effettuate dagli utenti. Ogni ricerca rappresenta una traccia digitale che, combinata con altre query simili, permette di individuare pattern e associazioni tra parole chiave. Ad esempio, se molti utenti cercano “migliori scarpe running” e successivamente “scarpe running pronatori”, Google collega queste due intenzioni di ricerca. La frequenza con cui queste query appaiono insieme diventa un indicatore chiave per generare ricerche correlate rilevanti.

Analisi semantica

L’algoritmo di Google va oltre la semplice corrispondenza delle parole: utilizza tecnologie avanzate come il Natural Language Processing (NLP) e il machine learning per comprendere il contesto e il significato delle frasi. Ad esempio, se un utente cerca “come correre una maratona”, Google può suggerire “allenamento per maratona” o “dieta per corridori”, anche se non ci sono parole identiche tra le query. Questo approccio semantico garantisce suggerimenti che riflettono meglio le reali intenzioni di ricerca.

Knowledge Graph

Il Knowledge Graph di Google è un immenso database che connette informazioni su persone, luoghi, concetti e oggetti. Funziona come una rete di conoscenze interconnesse, che permette a Google di comprendere relazioni complesse tra termini. Ad esempio, una ricerca su “Leonardo da Vinci” potrebbe generare suggerimenti correlati come “Rinascimento”, “Ultima Cena” o “invenzioni di Leonardo”. Questa struttura contestuale aiuta Google a offrire risultati più pertinenti e utili agli utenti.

Valore strategico per Marketing online e SEO

Le ricerche correlate offrono vantaggi significativi per la SEO e il marketing digitale, rappresentando una risorsa preziosa per ottimizzare le strategie:

  • Espansione del campo semantico e ottimizzazione della content strategy: Utilizzare le ricerche correlate nei contenuti permette di coprire un campo semantico più ampio, aumentando la pertinenza per diverse keyword correlate e fornendo spunti per la creazione di un piano editoriale completo e pertinente.
  • Individuazione di keyword long-tail: Le ricerche correlate spesso suggeriscono keyword long-tail, ovvero frasi di ricerca più specifiche e mirate, che possono intercettare un traffico altamente qualificato e con una maggiore propensione alla conversione.
  • Comprensione delle intenzioni di ricerca e miglioramento dell’esperienza utente: Analizzare le ricerche correlate aiuta a comprendere meglio cosa cercano veramente gli utenti, svelando le loro esigenze informative. Inoltre, offrire contenuti che coprono un ampio spettro di argomenti correlati migliora l’esperienza del lettore, aumentando il tempo di permanenza sul sito e riducendo la frequenza di rimbalzo.

Come utilizzare le ricerche correlate

Ecco alcuni consigli pratici per sfruttare al meglio le ricerche correlate nella tua strategia SEO:

  • Struttura ottimale del contenuto con heading: Utilizza le ricerche correlate per creare sottotitoli (H3, H4, ecc.) che approfondiscono specifici aspetti dell’argomento, strutturando il contenuto in modo logico e gerarchico.
  • Ottimizzazione dei Meta Tag: Includi keyword correlate nelle meta description e nei title tag per aumentare la rilevanza e migliorare il CTR (Click-Through Rate) nei risultati di ricerca.
  • Creazione di cluster di contenuti: Utilizza le ricerche correlate per identificare argomenti correlati e creare un cluster di contenuti interconnessi tramite link interni, migliorando la navigazione, la SEO e l’autorevolezza del sito.

Esempio di utilizzo pratico

Riprendendo l’esempio della “ricetta torta al cioccolato”, potremmo creare un cluster di contenuti che include:

  • Ricetta base torta al cioccolato (pagina pillar content)
  • Torta al cioccolato senza glutine (articolo di approfondimento)
  • Torta al cioccolato con cuore morbido: segreti e consigli (articolo tutorial)
  • Torta al cioccolato vegana: alternativa gustosa e salutare (articolo informativo)
  • Come preparare la glassa perfetta per la torta al cioccolato (articolo how-to)

Analisi Manuale e Tool Avanzati: Strumenti per le Ricerche Correlate

Individuare le ricerche correlate non significa solo guardare in fondo alla SERP. Esistono diversi approcci, che vanno dall’analisi manuale, utile per farsi un’idea rapida, all’utilizzo di software sofisticati che forniscono dati dettagliati e insight preziosi. Vediamo insieme le principali metodologie e gli strumenti più efficaci.

L’analisi manuale delle SERP

Il metodo più semplice, e spesso il punto di partenza, consiste nell’analizzare direttamente le pagine dei risultati di ricerca di Google. Scorrendo in fondo alla SERP, troverai la sezione “Ricerche correlate a…”. Questa sezione offre un’istantanea delle query che gli utenti cercano in relazione alla tua parola chiave principale.

  • Vantaggi: Metodo gratuito e veloce per ottenere una prima impressione delle ricerche.
  • Svantaggi: Offre una panoramica limitata e non fornisce dati quantitativi (es. volume di ricerca). Richiede tempo se si vogliono analizzare molte keyword.

Google Suggest e “Le persone hanno chiesto anche”

Oltre alle ricerche in fondo alla SERP, Google offre altri due strumenti utili per l’analisi manuale:

  • Google Suggest (Autocompletamento): Inizia a digitare una parola chiave nella barra di ricerca di Google e vedrai comparire un elenco di suggerimenti. Questi suggerimenti si basano sulle ricerche più frequenti degli utenti e possono fornire spunti interessanti per le ricerche correlate.
Ricerche correlate con Google Suggest per scarpe da uomo su Google: include opzioni come sportive, casual, eleganti, sneakers e in saldo.
  • “Le Persone Hanno Chiesto Anche” (PAA – People Also Ask): Questa sezione, che compare spesso nei risultati di ricerca, mostra una serie di domande correlate alla query principale. Analizzare le PAA può aiutarti a comprendere meglio le intenzioni di ricerca degli utenti e a identificare argomenti da approfondire nei tuoi contenuti.
Sezione "Persone hanno chiesto anche" su Google per scarpe da uomo, con domande come "Quante paia di scarpe deve avere un uomo?" e "Quali sono le scarpe più costose da uomo?
  • Vantaggi: Gratuiti e facilmente accessibili. Utili per identificare domande e argomenti correlati.
  • Svantaggi: Offrono una panoramica limitata e non forniscono dati quantitativi.

Tool SEO professionali: dati e insight approfonditi

Per un’analisi completa delle ricerche correlate, i tool SEO professionali offrono funzionalità avanzate:

  • Ampia identificazione di keyword correlate: Analizzano vasti database per scoprire molte più varianti rispetto alla sola SERP.
  • Dati quantitativi: Forniscono volume di ricerca, difficoltà di posizionamento, CPC e altre metriche.
  • Analisi della concorrenza: Permettono di studiare le keyword, incluse le correlate, utilizzate dai competitor.
  • Organizzazione delle keyword: Offrono strumenti per organizzare e gestire le keyword per una migliore pianificazione dei contenuti.

Tra i tool più popolari:

  • Semrush: Analisi completa di keyword, concorrenza e posizionamento.
  • Ahrefs: Dati dettagliati su keyword, backlink e concorrenza.
  • SEOZoom: Piattaforma SEO italiana con analisi di keyword, concorrenza e posizionamento.
  • Ubersuggest: Tool più accessibile con analisi di keyword, volume e difficoltà.
Alcune ricerche correlate di Ubersuggest per "scarpe da uomo", inclusi dati come volume, cpc, pd e seo difficulty

Infine un tool gratuito di prima analisi è AnswerThePublic: visualizza le domande degli utenti su un argomento, offrendo spunti per ricerche correlate.

Errori comuni da evitare

  • Keyword Stuffing: Evita l’eccessivo inserimento di keyword, che compromette la leggibilità e può essere penalizzato da Google.
  • Decontestualizzazione: Utilizza le ricerche correlate solo se pertinenti al contesto del tuo contenuto, evitando forzature.
  • Ignorare le Intenzioni di Ricerca: Non limitarti a inserire le keyword, ma cerca di capire le reali esigenze informative degli utenti.

Conclusioni

Le ricerche correlate rappresentano uno strumento potente e gratuito a disposizione di ogni SEO specialist e marketer digitale. Sfruttandole in modo strategico e consapevole, è possibile ottimizzare la SEO, migliorare la content strategy, comprendere a fondo le esigenze del target e raggiungere risultati concreti in termini di visibilità, traffico e conversioni.

Hai bisogno di una consulenza SEO professionale per ottimizzare la tua strategia di keyword research? Contattami per una valutazione.

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